Tutto quello che devi scoprire a Forte dei Marmi e su Forte dei Marmi

La località di mare di Forte dei Marmi,  deve il suo nome al Fortino, la fortezza granducale sorta alla fine del XVIII secolo, ristrutturata nel 2004 e che ospita al primo piano il Museo della Satira e della Caricatura, uno dei più importanti musei del genere al mondo.

Forte dei Marmi è nata grazie al Lodo di Leone X, atto con quale il 29 settembre 1513 il papa sancisce il distacco della Versilia storica (Stazzema, Seravezza, Pietrasanta e Forte dei Marmi) dalla Repubblica di Lucca e il suo passaggio ai Medici. Questo costringe Michelangelo a dover a malincuore accedere alle cave di Seravezza rinunciando a quelle di Carrara, nonostante le rimostranze dell’artista l’insistenza del  papa è tale che Michelangelo non ha scelta: chiama scalpellini da Settignano e costruisce la famosa via del marmo che terminava più o meno dove oggi si trova la piazza del Fortino.

Ecco come nasce Forte dei Marmi: un luogo sulla costa funzionale al trasporto del Marmo.

Sul mare si trova il pontile caricatore, a 300 metri dalla costa, che veniva usato per imbarcare i grossi blocchi di marmo in partenza per tutto il mondo ed oggi usato come meta turistica e come punto di attracco momentaneo di un traghetto locale che fa rotta verse le vicine Cinque Terre.

I LUOGHI

-Il quartiere di Roma Imperiale, ospita le ville più rinomate disegnate da architetti come Giovanni Michelucci, Giò Ponti e Giuseppe Pagano.

Qui possiamo trovare l’ex Villa Agnelli, oggi albergo, con il sottopassaggio che porta direttamente in riva al mare.

  • La famosissima discoteca Capannina di Franceschi, inaugurata nel 1929 e ancora in attività.
  •  Villa Bertelli  a Vittoria Apuana, recentemente acquisita dal Comune e ristrutturata, sede di esposizioni e spettacoli concertistici che impreziosiscono le notti estive della capitale estiva mondana italiana.

TURISMO

Il turismo a Forte dei Marmi nasce alla fine dell’Ottocento quando le famiglie benestanti dell’entroterra versiliese si recavano al mare per respirare la benefica aria e fare le sabbiature.

Fu così che agli inizi del secolo scorso molte famiglie aristocratiche d’Europa ( si pensi ai Siemens della storica enorme villa ancora esistente ( foto ), della Toscana e del nord Italia scelsero questa località per la villeggiatura estiva.

Iniziarono quindi  a sorgere le prime ville tra la pineta in riva al mare. Ed ecco quindi gli Agnelli, i Siemens, Giovanni Gentile, Thomas Mann, Renato Fucini, Italo Balbo, Curzio Malaparte, Enrico Pea, Aldous Huxley, Guglielmo Marconi, lo scrittore Riccardo Bacchelli, lo scultore Henry Moore, Luchino Visconti, e molte famiglie nobili italiane.

Il boom del turismo si ebbe nel dopoguerra ed in particolare negli anni sessanta quando sempre più famiglie amavano trascorrere qui l’estate dando vita a numerose case al mare e alberghi.

Oggi rimane viva la vocazione di turismo d’élite , Forte dei Marmi è metà fissa per imprenditori, liberi professionisti, industriali, politici, personaggi dello spettacolo, dello sport e della finanza.

La maggior parte dei turisti italiani proviene dalla Toscana, seguita da Lombardia, Piemonte, Emilia-Romagna e al quinto posto Lazio. Per quanto riguarda gli stranieri i più numerosi sono i tedeschi, seguiti da russi, inglesi, olandesi, francesi, svizzeri e americani.

SHOPPING E MONDANITA’

LA CAPANNINA

Fu inaugurata nell’agosto 1929, quando Achille Franceschi, albergatore del posto, allestì un capanno sulla spiaggia, fino ad allora usato da un falegname come rimessa di attrezzi, sistemando tavolini, un bancone per servire bevande e un grammofono a manovella

La leggenda vuole  che Franceschi abbia fondato il locale per giocare a carte con gli amici investendoci gli ultimi risparmi rimasti dopo le enormi spese per costruire un Grand Hotel ed un Casinò, falliti dopo soli due mesi e che l’origine del nome sarebbe dovuta alla frase “Bello questo posto, sembra proprio una capannina” detta a Franceschi da una sua amica contessa.

Il locale ebbe un grande successo fin dall’inizio. Presso la Capannina si ritrovavano nobili (Della Gherardesca, Rospigliosi, Rucellai, Sforza, i baroni Casana o il conte Spartaco Manni, assiduo frequentatore), intellettuali (Montale, Ungaretti, Primo Levi e Leonida Repaci erano ospiti fissi per l’aperitivo prima del tramonto) fino ad Italo Balbo che amava planare con il suo idrovolante direttamente davanti al locale e fu tra i primi a sorseggiare il famosissimo cocktail Negroni.

Dopo un grosso incendio, avvenuto nel 1939, La Capannina fu completamente ricostruita .

Nei favolosi anni’60/70, il locale ospitò spettacoli degli artisti nazionali e internazionali più in voga (Édith Piaf, Patty Pravo, Ray Charles, Peppino di Capri, Fred Bongusto, Gloria Gaynor) ed ebbe come ospiti i maggiori industriali del momento (Agnelli, Barilla, Marzotto, Moratti).

Dopo il periodo di massimo splendore, La Capannina fu ceduta da Franceschi a Gherardo e Carla Guidi, che tuttora gestiscono il locale nel solco della tradizione, senza aver effettuato rilevanti modifiche nella struttura che è praticamente ancora quella del dopoguerra.

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